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Traversata Eolo Serpente - Monte Corchia

Monte Corchia traversata Eolo Serpente - foto di gruppo Monte Corchia traversata Eolo Serpente - foto di gruppo Licenza CC: Attribbuzione, Condividi allo stesso modo

Quest'anno la meta della gita estiva sono state le grotte del Monte Corchia, cavità facenti parte del Parco regionale delle Alpi Apuane, in particolare la traversata Eolo-Serpente.

Come ormai di consuetudine l'avventura è iniziata venerdì pomeriggio. Dopo aver caricato tutti i bagagli siamo partiti e tra una coda e l'altra siamo arrivati all'hotel "Valle Chiara" dove, nonostante fosse giá tardi, la signora Piera ci ha accolti e rifocillati.

Al mattino la sveglia è suonata alle 4:30. Dopo una colazione sotto le stelle siamo partiti alla volta della grotta; arrivati all'ingresso della grotta turistica abbiamo abbandonato le automobili e abbiamo proseguito a piedi per circa un'oretta fino a raggiungere la zona dell'ingesso Eolo - Ventaiola.

L'ingresso si trova in una zona di cava in cima a una montagna di scarti di marmo ed è una delle due parti di grotta dove bisogna strisciare; una caratteristica di questo ingresso è il forte vento che fuoriesce e, per fortuna, è presente solo per i primi metri di galleria (non sembra vero, ma data l'intensità è veramente fastidioso). Se si prosegue per qualche decina di metri si possono ammirare numerosissimi graffiti risalenti alla seconda metà dell' '800 e primi '900 lasciati dai cavatori.

 

Entrata dall'ingresso Ventaiola

Finita la visita alla "parte storica" si torna quasi fino all'entrata e si inizia a scendere un breve saltino; proseguendo si arriva a camminare in uno splendido e molto lungo canyon. Questa è forse la parte più bella e suggestiva della traversata. Finito il canyon si passano dei traversi che portano ad un primo pozzo da una quindicina di metri. Da qui con pochi passi si arriva alla partenza del Pozzacchione. Sceso questo si prosegue in un salone veramente grande (la sala dei Manaresi); da qui si inizia la discesa degli scivoli che portano al Pozzo delle lame, in fondo al quale non è stata persa l'occasione per fare una "sosta tè". L'ultimo vero pozzo è quello del Portello, molto bello in quanto la partenza non è particolarmente larga, ma appena scesi pochi metri ci si ritrova sospesi nel bel mezzo di un ampio salone.

Discesa del Pozzacchione

Dopo la pausa pranzo abbiamo affrontato gli ultimi metri che ci hanno condotto al percorso turistico dove ci siamo calati alla presenza di un "pubblico" che ci ha sottoposto alcune domande pertinenti le curiosità dell'attività speleologica. 

La gita si è conclusa con la visita alla grotta turistica e la risalita dei circa 1000 gradini che ci hanno condotto all'uscita. 

Nella giornata di Domenica siamo andati a visitare Sant'Anna di Stazzema, frazione del comune di Stazzema, dove, nel 1944, i nazisti compirono una vera strage, uccidendo quasi tutta la popolazione. Per maggiori dettagli sull'accaduto clicca qui.

Infine ci siamo avviati sulla strada del ritorno.

Bottone Immagni

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