Tornando indietro abbiamo proseguito per uno scivolo detritico, fino a giungere ad un pozzo di tre metri che prepara alla discesa del suggestivo pozzo di 50 metri, la cui prima parte è contro la roccia per poi finire nel vuoto.
La grotta è spettacolare, di diversi colori e, mentre si scende è sempre più ricca del fascino che la natura ci regala.
Arrivati sul fondo siamo rimasti ad osservare la sala che chiude la grotta a ben 110 metri di profondità.
E dopo tutto questo scendere, fatte le foto di rito e mangiato qualcosa, ci è rimasta solamente una cosa da fare (ahimè…) pedalare perché bisogna risalire.
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Come raggiungere la grotta:
Da Bergamo ci si porta in Val Brembana a Zogno o da Brembilla si raggiunge in auto la frazione di Catremerio. Parcheggiata l'auto sullo spiazzo sopra il paese, si segue un sentiero soprastante alcuni box, mantenendo costantemente ai bivi la sinistra. Dopo circa 20 minuti di marcia si raggiunge un roccolo; 50 metri oltre, un sentiero sulla sinistra conduce ad uno spiazzo dove, nascosto dalle piante, si trova il pozzo di ingresso.
L'ingresso è costituito da un P25 alla cui base si trova una galleria. Seguendo la direzione NE si raggiunge in breve un ramo fossile e concrezionato di circa 50 metri, al cui inizio è presente, in periodi piovosi, una profonda pozza. Dal pozzo, scendendo invece in direzione opposta lungo uno scivolo detritico, si incontrano un P3 e un P50 oltre il quale la grotta chiude a -110 metri di profondità. Risalendo dal P3 sulla sinistra si raggiunge il Ramo dei Bustocchi che inizia con una saletta concrezionata da dove parte un cunicolo piuttosto stretto e basso, sifonante in periodi di pioggia. Quando il livello del sifone lo permette, si può percorrere il cunicolo ed accedere ad un ambiente occupato da un laghetto e da numerose colonne stalagmitiche alte anche diversi metri. Esiste anche un by-pass del tratto sifonante che, attraverso uno stretto passaggio in salita, riconduce allo stesso laghetto. Dal laghetto si prosegue in direzione ortogonale, arrampicando fra le colonne, si supera ancora lo stretto passaggio e si raggiunge la sommità del pozzo da 10 metri. La sala sottostante si presenta ampia e completamente concrezionata con splendide vasche. Sotto una colata, una strettoia parzialmente allargata conduce ad un cunicolo fra massi di crollo e ad un successivo pozzo da 30 metri. Scesi i primi 20 metri, a fianco di una gigantesca colata concrezionale, si raggiunge un' ampia cengia dalla quale si può proseguire la discesa verso il pozzo cieco di 10 metri circa, il cui fondo è costituito da detriti e massi di crollo, oppure si può attraversare la cengia e imboccare un ramo in salita che porta ad una sala di crollo. Ritornando al P3 è possibile, attraversando sopra il P50, anche percorrere un breve ramo concrezionato ma alquanto angusto. In caso di forti piogge il cunicolo di accesso al ramo dei Bustocchi può sifonare. Il P50 è occasionalmente percorso da un torrentello.